Il tuo
processo dura da una vita?
Forse non
lo sai, ma puoi avere un risarcimento per questo!
C’è una
legge che ti dà la possibilità di
ottenere un risarcimento del danno se la tua causa è durata troppo a lungo: è
la Legge Pinto (n. 89/2001).
Secondo questa legge, puoi avere diritto ad un risarcimento quando la durata
del tuo processo (civile, penale o amministrativo) ha superato i tre anni: per
la precisione, la durata ragionevole si considera rispettata quando un giudizio
non abbia superato la durata di tre anni in primo grado, di due anni in secondo
grado (appello), e di un anno in Cassazione.
In ogni caso, il termine ragionevole si
considera comunque rispettato se il giudizio viene definito in modo
irrevocabile (ossia non più soggetto ad impugnazione, cioè ad appello o ricorso
per cassazione) nel termine di sei anni.
Il ricorso deve essere proposto, a pena
di decadenza, entro sei mesi dalla conclusione della causa durata
eccessivamente: quest'ultima deve essere definita, ossia conclusa con
provvedimento passato in giudicato.
Per proporre il ricorso per equa riparazione è necessario attendere la fine della causa.
La liquidazione del danno non patrimoniale (l’equa riparazione), prescinde dall’esito
della causa durata eccessivamente: ciò significa che per avere diritto al
risarcimento del danno non è necessario che tu abbia vinto la causa che è durata
troppo a lungo.
Il ricorso, pertanto, può essere
proposto anche da chi ha perso la causa, ma solo quando non sia stato
condannato per mala fede o colpa grave.
Per usare un linguaggio non tecnico, e
semplificando al massimo, possiamo dire che la mala fede o la colpa grave
sussistono quando una persona ha partecipato ad un processo sapendo in partenza
di avere torto.
Il ricorso di equa riparazione, per i
procedimenti svoltisi in un Ufficio Giudiziario del distretto di Corte
d’Appello di Salerno, si propone alla Corte d’Appello di Napoli.
Ad esempio:
una causa è
durata 15
anni nel Tribunale di Vallo della Lucania o nel Tribunale di Nocera Inferiore.
I Tribunali di Vallo della Lucania di Nocera Inferiore fanno
parte del distretto di Corte d’Appello di Salerno.
Pertanto, il ricorso per equa riparazione va depositato
presso la Corte d’Appello di Napoli.
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