lunedì 25 maggio 2015

Competenza territoriale


La domanda di equa riparazione si propone con ricorso al Presidente della Corte d’Appello del distretto in cui ha sede il giudice competente, ai sensi dell’art. 11 del codice di procedura penale, a giudicare nei procedimenti riguardanti i magistrati nel cui distretto si è concluso o estinto, relativamente ai gradi di merito, il procedimento nel quale si è verificata la violazione.

Per semplificare il tutto, basta fare riferimento alla sottostante tabella. Nella prima colonna è indicato il distretto di Corte d’Appello nel quale si è svolto il giudizio durato eccessivamente; nella seconda colonna è indicato il distretto di Corte d’Appello nel quale si deve depositare il ricorso di equa riparazione.

Roma  è Perugia
Perugia  è  Firenze
Firenze  è Genova
Genova  è Torino
Torino  è  Milano
Milano  è Brescia
Brescia  è Venezia
Venezia  è Trento
Trento  è Trieste
Trieste  è Bologna
Bologna  è Ancona
Ancona  è L’Aquila
L’Aquila  è Campobasso
Campobasso  è  Bari
Bari  è Lecce
Lecce  è Potenza
Potenza  è Catanzaro
Cagliari  è Roma
Palermo  è Caltanissetta
Caltanissetta  è Catania
Catania  è Messina
Messina  è Reggio Calabria
Reggio  è Calabria Catanzaro
Catanzaro  è Salerno
Salerno  è Napoli
Napoli  è Roma

Esempio:
Giudizio durato 15 anni nel Tribunale di Pistoia.
Il Tribunale di Pistoia fa parte del distretto di Corte d’Appello di Firenze.
Pertanto, in base alla nostra tabella, il ricorso per equa riparazione va depositato presso la Corte d’Appello di Genova.

La competenza per territorio, ai sensi dell’art. 3 L. 89/01 che richiama l’art. 11 cpp, deve essere determinata con riguardo al giudice di merito dinanzi al quale il procedimento è iniziato (Cass. SS. UU., Ord. n. 6306 del 16/03/2010).

Vediamo un altro esempio pratico, basato su un nostro caso realmente accaduto.

Ricorso per trattamento pensionistico presentato da un soldato in seguito ad un infortunio verificatosi nel 1970.
Il ricorso viene presentato alla Corte dei Conti – Sezione Giurisdizionale, a quel tempo avente unica sede a Roma.

Nel corso degli anni successivi, il procedimento incardinato a Roma viene spostato dinanzi alla Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per la Campania.

Dopo una serie di peripezie, viene proposto appello alla Corte dei Conti Centrale d’Appello in Roma.


In questo caso particolare, poiché il giudizio è iniziato dinanzi alla Corte dei Conti – Sezione Giurisdizionale di Roma, il ricorso di equa riparazione, sempre in base alla nostra tabella, andrà depositato alla Corte d’Appello di Perugia. 

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