La domanda di equa riparazione si
propone con ricorso al Presidente della Corte d’Appello del distretto in cui ha
sede il giudice competente, ai sensi dell’art. 11 del codice di procedura
penale, a giudicare nei procedimenti riguardanti i magistrati nel cui distretto
si è concluso o estinto, relativamente ai gradi di merito, il procedimento nel
quale si è verificata la violazione.
Per semplificare il tutto, basta fare
riferimento alla sottostante tabella. Nella prima colonna è indicato il
distretto di Corte d’Appello nel quale si è svolto il giudizio durato
eccessivamente; nella seconda colonna è indicato il distretto di Corte
d’Appello nel quale si deve depositare il ricorso di equa riparazione.
Roma è Perugia
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Perugia è
Firenze
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Firenze è Genova
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Genova è Torino
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Torino è
Milano
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Milano è Brescia
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Brescia è Venezia
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Venezia è Trento
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Trento è Trieste
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Trieste è Bologna
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Bologna è Ancona
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Ancona è L’Aquila
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L’Aquila è Campobasso
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Campobasso è
Bari
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Bari è Lecce
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Lecce è Potenza
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Potenza è Catanzaro
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Cagliari è Roma
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Palermo è Caltanissetta
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Caltanissetta è Catania
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Catania è Messina
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Messina è Reggio Calabria
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Reggio è Calabria Catanzaro
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Catanzaro è Salerno
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Salerno è Napoli
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Napoli è Roma
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Esempio:
Giudizio durato 15 anni nel Tribunale
di Pistoia.
Il Tribunale di Pistoia fa parte del
distretto di Corte d’Appello di Firenze.
Pertanto, in base alla nostra
tabella, il ricorso per equa riparazione va depositato presso la Corte d’Appello
di Genova.
La competenza per territorio, ai sensi dell’art. 3 L. 89/01 che
richiama l’art. 11 cpp, deve essere determinata con riguardo al giudice di merito dinanzi al quale il
procedimento è iniziato (Cass. SS. UU., Ord. n. 6306 del 16/03/2010).
Vediamo un altro esempio pratico,
basato su un nostro caso realmente accaduto.
Ricorso per trattamento pensionistico
presentato da un soldato in seguito ad un infortunio verificatosi nel 1970.
Il ricorso viene presentato alla
Corte dei Conti – Sezione Giurisdizionale, a quel tempo avente unica sede a
Roma.
Nel corso degli anni successivi, il
procedimento incardinato a Roma viene spostato dinanzi alla Sezione
Giurisdizionale della Corte dei Conti per la Campania.
Dopo una serie di peripezie, viene
proposto appello alla Corte dei Conti Centrale d’Appello in Roma.
In questo caso particolare, poiché il
giudizio è iniziato dinanzi alla Corte dei Conti – Sezione Giurisdizionale di
Roma, il ricorso di equa riparazione, sempre in base alla nostra tabella, andrà
depositato alla Corte d’Appello di Perugia.
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